24-09-2021
Don Pietro saluta Fraciscio e Campodolcino
Questa è l′ultima Messa che celebro con voi e per voi - almeno, come parroco -, e quindi vi saluto. Purtroppo, dopo solo due anni, è già giunto il momento di lasciarci. Che dire? Sia fatta la volontà di Dio...
Sono stato molto contento - non lo avrei mai immaginato- di essere parroco contemporaneamente, anche se per pochi mesi, a Madesimo e nel paese natale e di battesimo del Fondatore. É stata una cosa che ha superato ogni mio desiderio. Ma ora il Signore mi chiama altrove. E, se ha permesso questo cambiamento, vuol dire che qui, in questo frangente, è meglio un altro parroco, come io, probabilmente, sono meglio da un′altra parte.
Anche per motivi di salute; perché, sinceramente, questo continuo "su e giù" per la montagna, da una parrocchia all′altra, non è il massimo per uno che ha qualche problema di udito e di pressione. Quest′ "altra parte" per me adesso è la città di Novara, dove andrò per l′attività pastorale e come Superiore di una Comunità educativa per minori stranieri non accompagnati.
Spero di poter tornare con loro per trascorrere qualche giorno di vacanza a Capodanno.
Mi conforta il pensiero che vescovo di Novara è il mio compaesano - e quasi coetaneo - Franco Giulio Brambilla. Siamo infatti cresciuti insieme in Oratorio a Missaglia, e con lui ho condiviso tante iniziative, compreso i campi estivi a Rima Valsesia, lì vicino.
Pregate il Signore per me, perché renda feconda questa mia nuova missione fra i giovani, o per lo meno non arida, come quella dell′economo-amministratore, che ho svolto in questo biennio.
A Novara ci vado volentieri, come, del resto, sono sempre andato volentieri in tutti i posti che mi sono stati autorevolmente proposti.
Ho sempre detto di sì, e non mi sono mai pentito. Anzi! Ormai ho perso il conto delle "obbedienze" che ho fatto: questa deve essere la quindicesima! Le mie diverse esperienze di vita e di ministero mi hanno però sempre arricchito.
L′importante è avere la coscienza a posto ed essere sicuri di avere sempre cercato di fare il proprio dovere. Cambiare oltretutto mantiene giovani. Quando infatti si comincia a dire "si è sempre fatto così", è finita: non è certo un buon segno...
Il mio ruolo qui, soprattutto in questi ultimi mesi, è stato più che altro "di transizione". Ho cercato di mediare con carità e pazienza il passaggio da un parroco all′altro, facendo del mio meglio. Per lasciare almeno un buon ricordo.
Ringrazio i confratelli, i membri del Consiglio pastorale ed economico e tutti i collaboratori.
Auguro un buon lavoro al mio successore, don Marco, e al nuovo collaboratore, don Adelin.
Se la nascita è un bellissimo evento, la rinascita è il vero evento! Di quest′altra esperienza pastorale in Vallespluga mi rimarrà perciò impresso in particolare il ricordo del mio 70 compleanno e soprattutto del mio complibattesimo al fonte battesimale, dove è stato battezzato san Luigi Guanella.
Essendo nei suoi luoghi santi vi saluto con questo suo augurio: "Il tuo pensiero sia sempre puro come l′aria del bel mattino; la tua memoria sia sempre sgombra da ogni nebbia e il tuo buon cuore sia sempre limpido e fervido come i raggi del sole".