GIORNATA DEL POVERO 19 novembre
Questo breve scritto cerca di offrire alcune indicazioni per vivere nella nostra comunità l′invito di Papa Francesco aiutato dalle riflessione scaturite in uno degli incontri della Caritas interparrocchiale di valle. Seguiamo alcuni passaggi della lettera di Papa Francesco "Non distogliere lo sguardo dal povero" cercando di riferirli alla nostra situazione. Ho lasciato in corsivo il testo del Papa.
Se sono povero, posso riconoscere chi è veramente il fratello che ha bisogno di me.
La prima condizione è riconoscere che anche io sono povero! Nessuno può pensare di non essere bisognoso in qualcosa. Solo presunzione o superficialità ci rendono insensibili ai bisogni più profondi che ciascuno ha, pensando di essere a posto. Siamo chiamati a incontrare ogni povero e ogni tipo di povertà, scuotendo da noi l′indifferenza e l′ovvietà con le quali facciamo scudo ad un illusorio benessere ...L′indifferenza uno dei grandi mali odierni, insieme all′ignoranza! Che per noi significa grettezza, chiusura.
Delegare ad altri è facile...coinvolgersi in prima persona è la vocazione di ogni cristiano. La delega non funziona perché il povero puoi sempre incontrarlo o addirittura viverci insieme! Lo dico perché con la Caritas abbiamo riconosciuto alcune povertà presenti tra noi: la solitudine; la ludopatia; una sorta di alcolismo o dipendenza da droghe, spesso del fine settimana, che si fermano alla soglia della patologia. Questa dipendenza intacca anche i nostri giovani!
Non posso tralasciare, in particolare, una forma di disagio che appare ogni giorno più evidente e che tocca il mondo giovanile. Quante vite frustrate e persino suicidi di giovani, illusi da una cultura che li porta a sentirsi "inconcludenti e falliti". Aiutiamoli a reagire davanti a queste istigazioni nefaste, perché ciascuno possa trovare la strada giusta da seguire per acquisire un′identità forte e generosa.
Il Papa richiama fortemente al modio con cui noi adulti siamo presenti nel mondo giovanile, partendo innanzitutto dalla famiglia e dal nostro stile di vita, perché sia testimonianza per loro e non invece invito ad assumerne atteggiamenti che portano all′insoddisfazione, al vuoto e a compiere scelte che si concludono con la decisione di lasciare la valle o scelte estreme fino a quella del suicidio.
Il Papa conclude facendo notare che grazie a Dio, ci sono ancora tanti uomini e donne che vivono la dedizione ai poveri e agli esclusi e la condivisione con loro...Non sono superuomini, ma "vicini di casa" che ogni giorno incontriamo e che nel silenzio si fanno poveri con i poveri. Non si limitano a dare qualcosa: ascoltano, dialogano, cercano di capire la situazione e le sue cause, per dare consigli adeguati e giusti riferimenti. Sono attenti al bisogno materiale e anche a quello spirituale, alla promozione integrale della persona...La condivisione deve corrispondere alle necessità concrete dell′altro, non a liberarmi del mio superfluo. Anche qui ci vuole discernimento, sotto la guida dello Spirito Santo, per riconoscere le vere esigenze dei fratelli e non le nostre aspirazioni.
La mia conclusione è simile: riuscire ad individuare tra noi uomini e donne che vivono così, facendosi prossimo, condividendo un pò della vita di quelle persone che tra noi sono "povere" come ho cercato di descrivere brevemente.
Per questo cercherò di rilanciare la Caritas interparrocchiale come segno eloquente di una comunità cristiana viva e che si onora di avere tra i propri membri san Luigi Guanella. Infatti non basta la devozione se non genera stili di vita secondo il suo carisma. Perciò chiedo a chi avverte la sensibilità caritativa di accostarsi al povero di contattarmi e chi si sentirà interpellato non ricusi immediatamente la proposta di esprimere il volto caritativo della comunità.
Facciamo nostri gli insegnamenti di don Guanella che amava ripetere: "Un cuore cristiano che crede e che sente non può passare innanzi alle indigenze del povero senza soccorrervi. In questo si conosce che uno è vero seguace di Gesù Cristo, se ha carità per i poveri e per i sofferenti, nei quali è più viva l′immagine del Salvatore".
VITA DELLA COMUNITÁ
Preghiera per la pace
Preghiamo insieme il Rosario nelle chiese prima delle Messe o in famiglia.
Film per ragazzi e ragazze delle superiori
Venerdì 24 al Cine Vittoria di Chiavenna. Per partecipare insieme, ritrovo ore 20.15 davanti alla chiesa di Campodolcino
3 dicembre inizia il TEMPO di AVVENTO
Quattro proposte
1. Catechesi giovani e adulti
- I segni del cristiano
- il Segno della croce
- la S. Messa (2 parti)
- il Padre nostro.
4 incontri a Isola ore 20.30 in casa parrocchiale: 29 novembre; 6, 12 e 20 dicembre.
2. Sabati di Avvento
2, 9, 16, 23 dicembre per i bambini e ragazzi del catechismo con le loro famiglie. In chiesa a Campodolcino ore 17.45
3. Novena di Natale
dal 16 al 23 dicembre nelle chiese di:
- Madesimo ore 16.30
- Fraciscio ore 16.45
- Campodolcino ore 17.30
4. Avvento di solidarietà
A favore
- della casa di accoglienza a Prata di don Federico
- delle missioni Guanelliane