14-10-2021
Omelia per cerimonia di ingresso Don Marco
Campodolcino, Fraciscio, Madesimo 10 ottobre 2021
-Come ci ricorda la prima lettura, chiedo anche io umilmente la Sapienza dono di Dio, per iniziare il mio ministero tra voi; ma chiedo anche di conservare il grande desiderio di essere felice. Lo stesso desiderio che portò il giovane ricco ad inginocchiarsi davanti a Gesù senza però perdere la semplicità e la disponibilità a seguirlo!
-In questi pochi giorni ho ascoltato e osservato. Ringrazio coloro che mi hanno raccontato con schiettezza e fiducia la vita della comunità e si sono resi fin dall′inizio disponibili. Questo mi ha permesso di conoscere già qualcosa. E emerso un quadro che potremmo definire problematico e bisognoso di tanti interventi. Si può riassumere con una delle frasi ascoltate e che mi hanno colpito di più Non cè più nulla bisogna ripartire da zero. C′è da che pensare se lo sapevo prima...
-Ma siamo proprio sicuri che dobbiamo ripartire da 0? Io ci ho riflettuto in questi giorni e ritengo che non ripartiamo da 0. Sarebbe un′impresa impossibile! Mi sono accorto che ripartiamo da quello che cè!
-Gesù. Lui c′è! Non diamo per scontato questa presenza, la Sua costante e amorevole presenza. Senza di Lui non possiamo far nulla.
-Poi mi sono accorto che ci sono ancora delle persone tra voi che vivono con fede tutti? Me lo auguro. Ne ho già incontrate diverse (per es. nella visita ai malati e anziani ho visto la gioia di incontrare il prete che portava Gesù nella comunione! Lo stupore in loro e, in me, una commozione inaspettata).
-C′è la ricchezza delle nostre persone, ognuno con i doni ricevuti da Dio e da mettere a servizio per il bene di tutti.
-Allora non partiamo da 0! Quanti motivi di speranza.
-Cosa vi aspettate da me? Ho intuito che avete grandi attese e questo dice la vostra voglia di riprendere un cammino mai interrotto. Un cammino di condivisione della vita e della medesima esperienza di fede. Non so ancora in che modo, ma insieme troveremo e capiremo ciò che il Signore ci chiede in questo momento della comunità. Cercare insieme i segni della presenza del Signore e capire dove ci conducono è una esperienza entusiasmante che dona pace e forza.
-Questo si traduce in una vita che per noi assume un aspetto oso dire nuovo: quello della comunità pastorale. Avremo modo di scoprirla insieme ma vi dico che ad essa appartenete tutti voi: cristiani che vivete in questo territorio splendido; che vi riconoscete fratelli pur vivendo in luoghi diversi, ma accomunati dalla medesima fede in Gesù Cristo. Le tre parrocchie conservano le loro caratteristiche e tradizioni e che impareremo a condividere, non più separati dai tradizionali e a volte anche genuini campanilismi, ma tesi a ricercare insieme la volontà di Dio Padre. Tesi a ricercare i segni della presenza di Gesù tra noi per seguirlo e testimoniarlo come Colui che da senso, valore e pienezza alla vita. Testimoniarlo nella carità e nel cercare insieme il bene comune.
-Sicuramente vi dico che lavoreremo insieme, ciascuno secondo le proprie qualità, ruoli e responsabilità. Io come sacerdote e pastore voi come laici cristiani. Per questo incontrerò i vari organismi della comunità pastorale (i consigli per gli affari economici il consiglio pastorale che ho già incontrato ma che dovrà rivedere ) la Caritas che so che funziona bene; le associazioni presenti sul territorio e quanti lo desidereranno.
-Infine una duplice osservazione. Oggi è la festa della Madonna di Gallivaggio. Per me non è un caso! Abbiamo con noi sempre Maria: affidiamoci a lei e impariamo da lei. Lasciamoci educare dalla sua persona, dalla sua vita, dalla sua esperienza. La seconda: siamo nella terra natale di don Guanella. Il suo carisma è un dono per tutti noi. Non solo devozione per il santo della valle, ma lasciamoci plasmare da questo carisma, dono dello Spirito, affinché risplenda vivo nelle nostre persone e comunità.
-Pregate per me, perché conservi la fede, non sia pigro ma disponibile. Io prego per voi.

RINGRAZIAMENTI finali
-Ai miei confratelli sacerdoti per la condivisione presente e futura della vita di fede, delle gioie e delle fatiche della nostra vita.
-A tutti coloro che hanno permesso che questa celebrazione avvenisse nella semplicità, compostezza e ne risaltasse il suo valore di fede.
-Ai rappresentanti della società civile e delle associazioni: mi auguro una proficua, disponibile e reciproca collaborazione per il bene di tutti.