17-02-2021
Guidati da un sogno
Stasera le parrocchie della Comunità Pastorale della Valle Spluga si ritrovano per preparare la Quaresima. Nell′ultima riunione del Consiglio Pastorale abbiamo meditato sui punti salienti dell′enciclica di Papa Francesco: Fratelli tutti. Un aspetto che mi ha particolarmente colpito in questa enciclica è il fatto che il sostantivo sogno, il verbo sognare, o sinonimi, appaiono diverse volte (all′inizio nei primi otto numeri, nella preghiera finale e in altri passaggi importanti). Il Papa avvisa: Bisogna sognare insieme, affinché il nostro sogno non rimanga un miraggio, bensì l′inizio di una nuova realtà (...); un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole (n. 6). É quello che ha fatto il giovane Giovanni Bosco, che abbiamo festeggiato un paio di settimane fa. Nel libretto Memorie dell′Oratorio, che ha scritto per ordine di Papa Pio IX - pure lui meravigliato da quello che aveva saputo suscitare -, don Bosco racconta cose straordinarie, vissute però nella vita ordinaria di un bambino, Giovannino, che si è lasciato guidare soprattutto dal un sogno. Leggendolo si scopre la bellezza del sogno. La prefazione di questo libretto dice, infatti: Per poter sognare bisogna essere capaci di desiderare. L′origine della parola desiderio è molto bella e affascinante. Deriva infatti dal latino, ed è composta dalla preposizione de, che ha sempre un′accezione negativa, e dal termine sidera, che significa stelle. Desiderare significa, dunque, letteralmente avvertire la mancanza di stelle (di buoni presagi e auspici), e quindi, per estensione, avere la percezione della mancanza di qualcosa o di qualcuno. E, di conseguenza, sentirne il bisogno: saperlo attendere e ricercare appassionatamente. Nel famoso sogno dei nove anni (che potete rivisitare anche in questo video www.youtube.com/watch?v=2i04myYWUoM) il Santo dei giovani è stato chiamato a fare qualcosa di bello e di grande. Nella tua vita c′è qualcosa che ti spinge a realizzare un sogno? Non lo chiedo solo ai bambini e ai ragazzi del catechismo, ma anche ai loro genitori e ai loro nonni/e. Forse qualcuno/a potrebbe chiedersi: Ma... a settant′anni si può ancora aver voglia di sognare?. Si possono avere dei sogni, nel cassetto di una vita già piena di tante esperienze e di ricordi, lisi dal tempo? Tanti pensano che gli anziani hanno già dato. Eppure - come diceva l′attore inglese Jeremy Irons - abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi; alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni. Usiamole tutte, queste macchine del tempo! Apriamoli tutti e due questi cassetti! Buona Quaresima don Pietro, co-parroco